L'ARRIVO DEI NAZISTI

26.05.2025
La carta d'identità di Calogero Marrone
La carta d'identità di Calogero Marrone

Il 4 gennaio 1944, in via Sempione 14, nell'appartamento di Calogero Marrone, si era precipitato don Luigi Locatelli, canonico della basilica di San Vittore per avvisare Calogero che i tedeschi erano alle porte e ormai la sua cattura era imminente. Calogero, tuttavia, non fuggì; da una parte perché aveva dato la parola al Podestà fascista che sarebbe rimasto a sua disposizione per le indagini; dall'altro temeva che, dopo essere scappato, la rappresaglia nazifascista si abbattesse sulla sua famiglia. Il 7 gennaio si abbatté su Calogero l'inevitabile: due ufficiali delle SS, all'imbrunire, si presentarono alla porta di Calogero. Le accuse erano gravissime: collaborazionismo con la Resistenza, favoreggiamento nella fuga degli ebrei, violazione dei doveri d'ufficio e intelligenza con il Cln. Fu dolorosa la partenza per la famiglia, che ricevette solo lettere dopo l'imprigionamento di Calogero  

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