BIOGRAFIA E LAVORO
Calogero Marrone, nato nel 1889, fu un funzionario del comune di Varese. Era un antifascista che si traferì con la famiglia dalla Sicilia, per arrivare a Varese nel 1931, dove divenne capo dell'ufficio anagrafe. Grazia alla sua posizione lavorativa aiutò molte persone a salvarsi durante l'occupazione nazifascista. Venne arrestato, torturato e deportato in un lager tedesco, dove morì nel 1945. È ricordato come uno dei "Giusti tra le nazioni", per aver salvato la vita a molte persone. A Varese è ricordato con una targa a suo nome, mentre a Catania venne commemorato con la piantagione di una quercia nel 2003.

Calogero Marrone fu capo dell'ufficio anagrafe di Varese; il suo lavoro consisteva nella gestione dei registri delle nascite, morti, residenti e documenti d'identità. Grazie alla sua posizione lavorativa ebbe quindi la possibilità di salvare numerose vite, attraverso la falsificazione di documenti, fornendo nuove identità ad ebrei, oppositori politici e renitenti alla leva. Egli modificava i registri e creava nuove identità, rendendo non tracciabili le persone. Era un lavoro che richiedeva certamente grande coraggio, diventando un'opera silenziosa contro il regime. Venne arrestato nel 1944, e nonostante le torture non disse nulla sul suo operato. Venne poi deportato a Dachau, dove morì nel 1945 di tifo.